Cari Cittadini,
Parlando dell’anno che sta per finire, è importante sottolineare come la mia amministrazione abbia fatto un lavoro imponente con determinazione per far quadrare i conti, tenendo conto della situazione e soprattutto dell’eredità ricevuta, sulla quale stiamo intervenendo con decisione. Non ci siamo fermati di fronte alle difficoltà: abbiamo scelto di agire su più fronti per non trascurare nulla — sicurezza, ambiente, cultura, giovani, famiglie, inclusione sociale — con una visione complessiva che guarda al futuro della città.
Il primo aspetto che voglio ricordare è quello della prima promessa fatta ai miei cittadini, che ho mantenuto e continuo a onorare: abbiamo riaperto il Comune, restituendolo alla sua funzione di luogo di ascolto e di dialogo. Ho voluto che fosse chiaro fin dall’inizio: il Sindaco è a disposizione di tutti, non chiuso dietro una scrivania. È il Sindaco che va nei quartieri, incontra le persone, ascolta i problemi e cerca soluzioni. Questa vicinanza è il mio metodo di lavoro: essere presenti, essere accessibili, essere parte della vita quotidiana della città.
Come più volte ho ricordato, quello che ho trovato quando mi sono insediata come Sindaco è stata un’eredità complessa, che ha richiesto e continua a richiedere interventi mirati e scelte coraggiose. Tra le sfide più impegnative, vi è stata la condanna pesante ereditata dal passato, conseguenza di una gestione non condivisibile dei rapporti con il fornitore del servizio idrico. Una vicenda che ha inciso profondamente sul bilancio comunale e che abbiamo affrontato con responsabilità e trasparenza.
Parallelamente, è stata avviata una riorganizzazione delle ristrutturazioni e un utilizzo corretto dei fondi PNRR per sistemare diverse strutture cittadine, trasformandoli in opportunità concrete per la città. Abbiamo dimostrato la capacità di mettere a terra i progetti, trasformando le risorse in servizi reali per la comunità e per i bisogni dei cittadini, con un attenzione particolare al settore delle ristrutturazioni scolastiche tanto che Pomezia è considerata tra le città italiane più “virtuose” in questo senso.
Un esempio su tutti: la nuova scuola Marone, con 44 aule moderne, sicure e attrezzate, già operative. Nel frattempo, il vecchio edificio è oggetto di interventi strutturali necessari da tempo.
Non è stato semplice, ma abbiamo scelto di lavorare in silenzio, senza proclami, concentrandoci sui risultati. E i risultati stanno arrivando.
Sul piano sociale, sono partiti i lavori per la riqualificazione dell’ex centro sportivo “Costarica”, che sarà trasformato in un presidio sociale grazie ai fondi PNRR e al lavoro del Consorzio Sociale Pomezia-Ardea. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia che l’Amministrazione sta portando avanti per essere concretamente presente sul territorio, intercettare i bisogni reali della cittadinanza — in particolare delle persone più fragili — e mettere a disposizione servizi e strutture adeguate. La futura Stazione di Posta sarà uno spazio innovativo di accoglienza e supporto, pensato per chi vive situazioni di disagio abitativo e sociale. Un luogo dove si potrà trovare ascolto, orientamento e assistenza, in rete con le realtà locali.
Con il Consorzio Sociale Pomezia-Ardea stiamo lavorando su molti fronti, in modo concreto e continuativo: un esempio virtuoso di collaborazione tra Comuni vicini che va oltre i confini amministrativi, per il bene della cittadinanza tutta.
Il centro giovanile polifunzionale “Teen Experience”, frutto di un bando nazionale, sarà presto realtà, offrendo spazi e opportunità ai nostri ragazzi. Oltre a questo, l’ex campetto di via Don Luigi Sturzo sta diventando un moderno polo sportivo attrezzato. Interventi che raccontano la nostra idea di città: una Pomezia a misura di giovani e di famiglie, inclusiva e dinamica, dove sport e socialità diventano strumenti di crescita. È stato avviato anche il percorso per la Consulta dei Giovani, un nuovo strumento di partecipazione che darà spazio alle idee e ai progetti delle nuove generazioni.
E sempre pensando alle famiglie, sono stati conclusi i lavori per la nuova Materna comunale in località Macchiozza, che accoglierà 60 bambini. La scelta di investire su una scuola materna moderna, sicura e accogliente è un segnale chiaro della volontà di Pomezia di offrire ai propri cittadini un servizio pubblico efficiente, capace di rispondere alle reali esigenze delle famiglie.
Sul piano della legalità, è stato avviato il percorso che porterà alla nascita della Consulta Legalità, con continui appuntamenti e momenti di confronto che coinvolgono cittadini, scuole e associazioni.
L’obiettivo è promuovere trasparenza e cultura civica, costruendo insieme una comunità consapevole e responsabile.
La cultura è stata al centro delle nostre azioni. Abbiamo inaugurato il Monumento della Memoria “Le ali della Memoria” al Parco della Rimembranza, realizzato con il contributo degli studenti e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, un’opera che invita alla riflessione e alla responsabilità. Pomezia, insieme ad Ardea, si è candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028, puntando sulla valorizzazione delle radici storiche e delle “memorie dimenticate”.
E sta andando avanti il cantiere del teatro cittadino, un grande progetto che da vent’anni rappresenta una sfida per la città. L’intento è quello di completare i lavori e dare alla comunità uno spazio culturale all’altezza delle aspettative.
Ma la nostra ambizione va oltre: Pomezia vuole diventare un polo culturale e attrattivo di riferimento per il territorio e non solo, capace di ospitare eventi di rilievo, valorizzare le eccellenze locali e creare opportunità di sviluppo turistico ed economico. Vogliamo che la città diventi un punto di incontro per iniziative artistiche, musicali e teatrali, un luogo che sappia coniugare storia e innovazione, tradizione e modernità. Questo significa investire in infrastrutture, ma anche in idee e progetti che rendano Pomezia riconoscibile e competitiva nel panorama nazionale.
Sul fronte ambientale, sono stati avviati interventi attesi da anni: la bonifica del sito Eco X grazie ai fondi regionali, il rafforzamento dei controlli contro l’abbandono illecito dei rifiuti e la riqualificazione dei giardini di Via Farina e dell’area verde tra Via del Mare e Via Roma, con nuovi camminamenti, illuminazione LED e piantumazioni. Abbiamo ottenuto lo stop definitivo alla discarica SEIPA, tutelando salute e territorio, e ribadito con forza la nostra opposizione al termovalorizzatore di Santa Palomba, chiedendo trasparenza e inchiesta pubblica su un progetto che rischia di compromettere la qualità della vita dei cittadini.
Dopo decenni di contenzioso, 100 ettari della Sughereta — il parco naturale della città, il nostro polmone verde — diventano pubblici. Il Comune è riuscito ad acquisirli, dotando la comunità di un’ulteriore area verde del Parco, un bene prezioso che rappresenta valore aggiunto per il benessere di tutti. Un risultato storico che rafforza la nostra identità e il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita.
Infine, un progetto ampio che stiamo avviando e che con il nuovo anno presenteremo è il Pacchetto Sicurezza. Punto cardine sarà l’attivazione di un protocollo con la Prefettura. L’obiettivo: rendere la città più sicura e più vivibile. Si va dalla videosorveglianza alle ordinanze e regolamenti per il decoro urbano, fino al potenziamento delle pattuglie della Polizia Locale nelle periferie. Un impegno concreto per garantire ordine, sicurezza e qualità della vita.
Il nostro lavoro è stato silenzioso ma costante, e i risultati sono già visibili. Altri arriveranno e noi continueremo a darci da fare.





