I Carabinieri della Stazione di Nettuno hanno associato in carcere un 46enne pregiudicato, originario e residente ad Anzio, in ottemperanza ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri nei giorni scorsi poiché ritenuto responsabile di rapina in concorso con un 47enne, incensurato di Anzio, per il quale invece è stata disposta la misura dell’Obbligo di dimora nel comune di residenza. I Carabinieri di Nettuno, a conclusione di attività investigativa, hanno accertato che i due uomini, agli inizi del mese di febbraio, dopo essersi introdotti all’interno di un bar di Nettuno avevano prelevato alcuni prodotti esposti negli scaffali, e dopo aver minacciato il proprietario ed i dipendenti dell’attività commerciale, facendo leva sui trascorsi penali del pregiudicato, si allontanavano senza pagare la merce asportata. Le indagini hanno permesso di appurare che il malvivente già in altre circostanze aveva assunto atteggiamenti simili, pensando probabilmente di essere immune da eventuali provvedimenti, proprio in virtù del timore reverenziale che avrebbero dovuto avere nei suoi confronti. Nella serata di ieri i militari hanno quindi eseguito la misura emessa dal Tribunale di Velletri, che ha pienamente condiviso con le risultanze investigative, prelevando l’uomo dalla propria abitazione ed associandolo presso la Casa Circondariale di Velletri.
Nella stessa mattinata, invece, sempre nello stesso comune di Nettuno i Carabinieri hanno arrestato una nigeriana di 50 anni, con precedenti penali, colpita da un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma dovendo scontare la pena residua di 11 mesi circa di reclusione per il reato di sfruttamento della prostituzione commesso a Latina nel 2009. La donna è stata arrestata ed associata presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia.
