L’autopsia, i cui risultati non sono ancora stati resi noti ufficialmente, chiarirà con certezza come è morto Zaitouni Hady, 43enne di nazionalità marocchina, rincorso la scorsa notte da tre uomini convinti che fosse un ladro appostato sotto il loro condominio. Omicidio preterintenzionale è l’accusa per due di loro che negano il pestaggio. Certo è che si sono trasformati in sceriffi per una notte, alla rincorsa del «sospettato» e che dopo la tragica corsa in auto Zaitouni è morto. I due indagati, Massimo e Giovanni, autista di pullman il primo e metronotte il secondo, quando sono stati sentiti dagli inquirenti hanno negato di aver toccato il marocchino e si sono messi a piangere. «Ora siamo rovinati». La lunghissima autopsia sul corpo di Hady Zaitouni, che si è svolta ieri pomeriggio all’obitorio del Goretti, avrebbe confermato che l’uomo potrebbe essere morto in seguito alle percosse ricevute, anche se sull’indagine vige un riserbo strettissimo. Durante tutta la giornata i carabinieri hanno continuato a ricostruire i dettagli di ciò che è avvenuto tra via Guardapasso e via Nettunense all’altezza di Campo di Carne nella notte tra sabato e domenica.