[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Inizia domani, 11 ottobre, a Roma, la prima udienza del processo contro il clan dei Casamonica per i fatti successi al bar Roxy della Romanina dove lo scorso maggio è stata aggredita una ragazza disabile.
Libera si costituirà parte civile del processo e come cittadini responsabili seguiremo le udienze per dire con chiarezza da che parte stare e per sostenere i magistrati nella ricerca della verità. L’antimafia è per noi innanzitutto un esercizio di partecipazione collettiva, per questo è importante costituirsi parte civile nel processo contro i Casamonica che per anni hanno condizionato la vita economica e democratica della Capitale. Le infiltrazioni mafiose, che interessano questo territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze e l’orgoglio di una comunità che antepone il bene comune e la giustizia sociale alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici. Essere presenti nelle aule dei tribunali per dare un segnale forte perchè non si costruisce giustizia senza la ricerca della verità.
Ad accompagnare la delegazione di Libera, di cui faranno parte tra gli altri l’avv. Enza Rando, l’avv. Giulio Vasaturo, Giuseppe De Marzo e Marco Genovese, anche i rappresentanti dei Comitati di cittadini della Romanina, della rete di giornalisti No Bavaglio, dei movimenti per il diritto all’abitare, della Cgil, della cooperazione sociale e di altre realtà sociali impegnate in città con attività di contrasto alle disuguaglianze, alla povertà e alle mafie nella Rete dei Numeri Pari.
Un fatto importante che segnala una crescita di consapevolezza, di attenzione e di partecipazione su questioni così importanti per la vita di tutti e per la qualità della democrazia.