[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]E’ bastato un boccone di traverso, un colpo di tosse, dopo una passeggiata per i regali al centro commerciale, Porte di Roma, per soffocare sotto gli occhi atterriti dei genitori. La corsa in un ospedale e poi ancora in un altro, tre giorni di agonia, e poi, giovedì, la fine di ogni speranza. Asfissia da hot dog. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma non ci sono indagati.
Una tragedia assurda avvenuta lo scorso lunedì. Il papà alla guida, la mamma accanto, Matilde e la sorellina di due anni sedute dietro sui seggiolini. Matilde ha fame e mangia un panino. Il pezzetto di wurstel però le va di traverso, tossisce non respira. E allora i genitori arrestano la marcia, si precipitano a soccorrerla, tentano di fare manovre per farle espellere il boccone, ma tutto si rivela inutile. La piccola diventa violacea. Quindi scatta la corsa all’ospedale più vicino, al Sant’Andrea, dove i medici però, constata la gravità, fanno scattare il trasferimento d’urgenza al policlinico Gemelli, con un reparto di terapia intensiva pediatrica all’avanguardia. L’ultimo atto giovedì quando i medici del policlinico Gemelli hanno dovuto arrendersi dopo aver tentato in tutti i modi di salvare la bambina.
