[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]E’ stato rinviato il processo per i due operai morti alla ex Kyklos oggi Acea Ambiente di Aprilia, il 28 luglio 2014. Ieri era fissata la prima udienza davanti al giudice Fabio Velardi del tribunale di Latina. Dopo quasi 5 anni dalla vicenda nella quale persero la vita Fabio Lisei e Roberto Papini, di San Lorenzo Nuovo, però, ancora non se ne viene a capo. Un difetto di notifica e una questione legata alla validità di un rinvio a giudizio hanno fatto posticipare l’inizio del processo di primo grado al 20 giugno 2019. In tribunale è arrivata la ricchiesta di costituzione di parte civile nel procedimento anche l’Anmil – Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Sul banco degli imputati siedono Danilo Mira, titolare dell’omonima ditta Mira; Davide Mira, figlio di Danilo e titolare della ditta Mira Giuseppe snc; Andrea Pula responsabile della Ecoduemila. Le due ditte Mira avevano subappaltato lo svuotamento delle cisterne di percolato dalla Ecoduemila, che aveva vinto l’appalto. Il pubblico ministero Luigia Spinelli aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio anche per il responsabile della Kyklos, Alessandro Filippi, e il responsabile della sicurezza degli impianti Kyklos, Sebastiano Reveglia e un altro dirigente Kyklos, Fabrizio Martinelli. Per loro le accuse formulate sono di omicidio colposo plurimo e violazione delle norme di sicurezza.
In tribunale ieri a seguire il processo anche una rappresentanza del “Comitato No Miasmi” di Aprilia-Nettuno (che da anni si batte contro gli odori nauseabondi emessi dalle lavorazioni dell’impianto di compostaggio), a sostegno del lungo percorso giudiziario che i familiari delle Vittime dovranno affrontare, nell’auspicio che la verità sul terribile incidente che ha tolto la vita a due giovani Operai sia trovata incontestabilmente.