“Per questi motivi il tribunale, visto l’art. 530 codice di procedura penale, assolve Tirocchi Cristiana, Masella Giancarlo, Masella Marco e Masella Gianluca dei reati a loro ascritti perché il fatto non costituisce reato“.
Si chiude così la vicenda che ha visto come protagonista un imprenditrice di Nettuno (e i suoi operai) titolare della RT2, società di cartellonistica pubblicitaria, accusata ingiustamente di violazione delle norme urbanistiche. “Nel caso di specie(….)– si legge nelle nell’ultima parte delle motivazioni della sentenza del Tribunale di Velletri- la società rt2 avendo stipulato un accordo con il Comune di Nettuno per la sostituzione di cartelloni pubblicitari con dimensioni più ridotte rispetto a quelli esistenti e dovendovi adempiere entro tre mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, non ha commesso alcuna violazione riferibile al d.p.r. 380/01, poichè doveva semplicemente provvedere, cosa che stava facendo quando è giunta la Polizia Locale di Nettuno, alla sostituzione di cartelloni pubblicitari di dimensioni più ridotte, stesso luogo in cui erano stati precedentemente installati. Quindi in buona sostanza non si trattava di uno scavo ex novo. Per tali motivi, dalla condotta posta in essere dagli odierni imputati, non si ravvisa alcuna condotta illecita in quanto effettuata in conformità alla vigente normativa, da qui la pronuncia di assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Ne consegue il dissequestro delle gabbie in metallo e dispone la restituzione, di quanto in sequestrato, qualora non fosse stato già restituito, alla società RT2, in persona del legale rappresentante Tirocchi Cristiana“.
Una sentenza che pone la parola fine ad una vicissitudine che ha avuto ripercussioni negative per la ditta coinvolta, oltre agli insulti irripetibili verso la titolare e la ditta postati sui social a commento di articoli di qualche giornale locale.