Omicidio all’ospedele di Anzio, arrestato il vigilante, al vaglio degli inquirenti la sua versione

Continunano le indagini per ricostruire la dinamica che ha portato, nella notte tra venerdì e sabato, all’ussurda morte di uomo che stava scassinando i distributori di merendine all’interno del reparto ‘Faina’ dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, ucciso da un vigilante. Intanto è stato arrestato, dopo essere stato ascoltato, per ore, in commissariato, il vigilante che all’ospedale di Anzio ha ucciso Massimiliano Andreoli, 49 anni, mentre tentava di rubare le monetine da un distributore di bevande e merendine negli ambulatori della struttura ospedaliera. La guardia giurata si e’ difeso dicendo che il colpo è partito accidentalmente, durante il concitato inseguimento del ladro, ma il suo racconto è al vaglio degli inquirenti. Sembra che la guardia giurata in servizio quella notte, abbia sentito partire l’allarme nel reparto Faina, una volta recatosi sul posto, ha trovato lo scassinatore, forse una colluttazione con l’uomo, seguita da un’inseguimento, fatto sta che Massimiliano Andreoli, è stato colpito al torace da un colpo che gli ha perforato il torace da parte a parte. Il ladro avrebbe poi percorso alcune decine di metri fuori dall’ospedale, accasciandosi poi la suolo in via Casal di Claudia quasi davanti alla Centrale del Gas. Pochi istanti dopo l’ambulanza del 118 partita dal vicinissimo pronto soccorso, lo ha raccolto in fin di vita.  Ma per la gravità della lesione riportata, che ha interesato forse il cuore, l’uomo non c’è l’ha fatta ed è morto. Sul posto sono giunte subito le volanti del commissariato e dei carabinieri. La zona è stata circondata e perlustrata accuratamente alla ricerca di un eventuale complice, ma le ricerche hanno dato esito negativo. Al termine degli accertamenti nei confronti della guardia giurata è stato disposto il provvedimento di arresto. Attualmente il vigilante si trova in Procura a Velletri per l’interrogatorio di garanzia e per attribuire le esatte responsabilità. Chi lo conosce parla di una “una brava persona, un tranquillo padre di famiglia”.  Ma uccidere così un uomo,  che sta rubando merendine o spiccioli, è un fatto di una gravità inaudita. In ospedale la notizia ha lasciato allibiti tutti. “Le guardie giurate in servizio qui sono tutte persone posate – raccontano alcuni medici – non abbiamo mai avuto sentore di gesti avventati”. Ma l’ospedale è un registra anche tante situazioni problematiche legate alla sicurezza e, di notte, è stato necessario un controllo assiduo. L’episodio è avvenuto nei pressi del padiglione Faina, un vasto edificio distaccato dal corpo centrale degli Ospedali Riuniti Anzio Nettuno che funge da poliambulatorio. Lì la guardia giurata ha raggiunto Massimiliano Andreoli dopo un concitato inseguimento. Secondo il suo racconto, i proiettili sarebbero partiti accidentalmente, colpendo il fuggitivo all’emitorace e al polso sinistri. Ma la vicenda resta tutta da chiarire, unico testimone del fatto, la guardia giurata. Lunedì intanto è stato fissato l’interrogatorio con il gip al carcere di Velletri, in cui sarà probabilmente definita l’ipotesi di reato che al momento è solo di omicidio, senza specifiche.