Latina. L’ex consigliera regionale del centrodestra Gina Cetrone e suo marito Umberto Pagliaroli sono stati condannati a sei anni e mezzo di reclusione. I giudici del Tribunale di Latina hanno letto la sentenza ieri pomeriggio dopo due ore di camera di consiglio.
L’imprenditrice e politica di Sonnino e l’ex marito erano imputati nel processo nato dall’inchiesta “Scheggia” insieme ad Armando Di Silvio, capo dell’omonimo clan del capoluogo pontino e al figlio Gianluca Di Silvio. Per “Lallà” i pm Luigia Spinelli e Armando Fasanelli avevano chiesto 13 anni di reclusione ma il collegio presieduto dalla presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti lo ha assolto dall’accusa di estorsione e condannato a 4 anni per violenza privata. Il figlio Gianluca Di Silvio è stato condannato a 8 anni e mezzo di reclusione.
A Gina Cetrone i giudici hanno anche inflitto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata dalla pena. Visibilmente scossa l’ex consigliera regionale di centrodestra.
I quattro sono accusati, a vario titolo, di estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, oltre ad una serie di illeciti con l’aggravante delle modalità mafiose nell’ambito dell’inchiesta sulla campagna elettorale per le consultazioni amministrative di Terracina del 2016.