Il provvedimento del Ministero dell’interno riguarda attività riconducibili a soggetti coinvolti in inchiesta Tritone, Propaggine e Propaggine 2 contro infiltrazioni ‘ndrangheta Roma.
Il 1° giugno scorso il neo Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha adottato 8 interdittive antimafia nei confronti di altrettante attività commerciali operanti in diversi settori – bar, pizzerie, panetterie, commercio all’ingrosso di prodotti ittici, agenzie di viaggi, giochi e scommesse – di cui 5 con sede a Roma, 2 ad Anzio e 1 a Nettuno. Lo rende noto il Viminale, spiegando che i provvedimenti «sono stati decisi all’esito di un’articolata attività istruttoria, che ha restituito un quadro indiziario da cui è emersa la sussistenza di elementi sintomatici di un pericolo di infiltrazione criminale». Quattro provvedimenti sono stati emessi nei confronti di società riconducibili direttamente o indirettamente, a soggetti coinvolti nell’inchiesta «Tritone» che a febbraio dello scorso anno aveva fatto emergere la presenza, nei territori di Anzio e Nettuno, di distaccamenti delle ‘ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte (Rc) e di Guardavalle (Cz) e aveva portato, poi, allo scioglimento dei consigli comunali dei due enti locali. I restanti quattro provvedimenti riguardano esercizi commerciali riconducibili a soggetti coinvolti nelle operazioni «Propaggine» e «Propaggine 2» che avevano disvelato l’esistenza di un «locale» di ‘ndrangheta operante nella Capitale. L’attività della prefettura, sottolinea il Viminale, «testimonia l’impegno concreto delle istituzioni nella prevenzione e nel contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico-produttivo locale».