È stato celebrato questa mattina presso il Tribunale di Velletri il processo per direttissima per furto aggravato di acqua a carico di Vincenzo Capolei, della figlia e di una congiunta di un altro dipendente di Acqualatina, intestataria di un’utenza con il contatore staccato.
Gli avvocati dell’esponente di forza Italia e della figlia, hanno chiesto il rinvio dell’udienza che è stata fissata a febbraio e la revoca degli arresti domiciliari. L’altra persona sempre accusata di furto d’acqua, ha optato per il patteggiamento. Ha ammesso le responsabilità in aula ed è stata condannata ad un anno e 4 mesi con la sospensione condizionale della pena e a mille euro di multa.