Gestiva una casa di riposo abusiva ad Ardea in provincia di Roma.
Si è avvalsa davanti al gip della facoltà di non rispondere Maricetta Tirrito, finita in carcere nei giorni scorsi nell’ambito di un’inchiesta su presunti raggiri ai danni di anziani. Nell’interrogatorio che si è svolto oggi ha reso, però, delle dichiarazioni spontanee in cui ha respinto le accuse.
La donna da mercoledì ha iniziato uno sciopero della fame e della sete perché si sente “vittima di una ingiustizia”.
A quanto riferito dal legale della donna, Emanuele Fierimonte, il giudice ha revocato la custodia cautelare in relazione all’accusa per omicidio con dolo eventuale.
La versione di Tirrito è chiara: il caso sarebbe tutta una “montatura” perché con i parenti degli anziani ospiti “c’era un rapporto di fiducia”, tanto che anche l’uso delle carte degli ospiti sarebbe stato messo a conoscenza dei loro familiari “che lo avevano autorizzato”. In sostanza, secondo la donna, tutti sapevano e non ci sarebbe stato alcun reato.