Auto rubate e riciclate in un capannone di Nettuno, la banda sgominata dalla Polstrada.
Sgominata dalla Polstrada di Latina una banda con alte competenze tecnologiche esperta in riciclaggio di auto rubate. Sono quattro le persone sottoposte a fermo indiziato di delitto per i reati di riciclaggio continuato in concorso, due bulgari e due italiani, Giovanni Di Mattia, 36enne nato a Nettuno ma residente ad Anzio, considerato dagli inquirenti la mente dell’intera organizzazione. In arresto anche un ingegnere informatico di origini bulgare, Milchev Aleksandro di 37 anni, Angelino Messana di 41 anni, residente ad Aprilia (che ricopriva il ruolo di manovale all’interno del gruppo) e un altro bulgaro di 38 anni, Milchev Kiril Stratkov. La banda che operava nei pressi di Nettuno e Anzio, riusciva a falsificare i codici di avviamento di auto di grossa cilindrata per rimettere i veicoli sul mercato, ripunzonati. Le auto venivano rivendute in Francia, Germania e Spagna. Gli uomini della polstrada hanno fatto irruzione in un capannone situato alla periferia di Nettuno, una struttura senza corrente dall’apparente stato di abbandono. Il valore del materiale sequestrato supera i 300 mila euro, ma sembra che il giro d’affari si aggiri sui due milioni di euro. Il dirigente della Polizia Giudiziaria della Polstrada di Latina Igino Pandolfi ha presentato i risultati dell’operazione durante una conferenza stampa. La polstrada ha sequestrato durante le attività apparecchiature elettroniche di decodificazione dei parametri delle centraline, materiale cartaceo e numerose auto. I quattro sono stati associati al carcere di Velletri.