Le estorsioni a due imprenditori di Aprilia e Pomezia hanno l’aggravante del metodo mafioso.
Due imprenditori avevano ottenuto un prestito di 13 milioni per salvare l’azienda Radiomarelli, costretti a restituirne 25. Condanna in primo grado per Patrizio Forniti di Anzio, Giampiero Gangemi e Mirko Morgani entrambi di Aprilia. Quella emessa ieri dal collegio penale del Tribunale di Velletri è la seconda pronuncia che certifica la presenza di soggetti che usando metodi mafiosi portavano avanti i propri affari. Dopo infatti la condanna definitiva a carico di Sergio Gangemi – che aveva ottenuto lo stralcio da questo stesso processo – ieri ecco le condanne a carico di suo fratello, Giampiero a 6 anni, Patrizio Forniti (6 anni e 8 mesi) e Mirko Morgani, un anno e otto mesi con pena sospesa. Per la Dda che ha coordinato le indagini, i due fratelli sarebbero stati i mandanti degli attentati a Torvajanica e Aprilia (eseguiti da Forniti e Morgani). Il collegio ha anche riconosciuto i danni di immagine alle due città pontine da quantificarsi in sede civile.
Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra novanta giorni. Gli arresti scattarono nel 2018, insieme ai tre imputati venne arrestato anche Sergio Gangemi, la cui famiglia è ritenuta dall’Antimafia vicina alla cosca reggina dei Di Stefano. Gangemi poi scelse il rito abbreviato e nel 2022 la sua condanna a sette anni, due mesi e 20 giorni diventò definitiva. L’operazione coordinata alla Dda scattò come detto nel 2018. Il gruppo organizzava agguati agli imprenditori armati di fucile e con bombe a mano. Nel luglio del 2016 si presentarono a casa di una delle vittime ed esplosero 28 colpi contro l’abitazione. Un fatto non denunciato inizialmente, ma che poi servì agli imprenditori a raccontare tutto agli investigatori.