Le sue foto erano circolate in questi giorni in diversi gruppi di quartiere e sui più noti social network, dopo che era scattato l’allarme a seguito di diversi furti in appartamento da parte di un soggetto che agiva in zone a nord della capitale. Diversi residenti e condomini dotati di telecamere hanno potuto riprendere l’uomo ‘in azione’ mentre a volto scoperto si aggira per le palazzine e gli appartamenti, studiando orari e spostamenti dei proprietari in diversi condomini.
L’altra sera, però, un ispettore della Polizia di Stato libero dal servizio del Commissariato Vescovio ha ricevuto una telefonata da una sua conoscente che gli ha segnalato la presenza di un individuo sospetto all’interno di uno stabile di via Brandano, somigliante alle foto postate in rete. L’investigatore si è quindi subito diretto presso l’indirizzo segnalato e, nel frattempo, tramite la sala operativa della Questura di Roma, ha chiesto l’ausilio da parte della volante del commissariato Vescovio, fornendo contestualmente le descrizioni della persona sospetta.
Quando la pattuglia ha raggiunto l’indirizzo dello stabile, gli agenti hanno immediatamente sorpreso l’uomo mentre tentava di scappare, saltando dalla finestra di un’abitazione del piano rialzato del condominio.
Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in Piazza Volsinio dove i poliziotti infine lo hanno bloccato.
Parallelamente, altro personale della Polizia di Stato ha effettuato un controllo presso il condominio dove era stata segnalata la presenza del fermato, appurando che in un appartamento adibito a studio legale vi era la porta d’ingresso manomessa e mancavano alcuni oggetti che, in un secondo momento, una volta che il fermato è stato portato presso gli uffici del commissariato, sono stati rinvenuti indosso al 62enne. In possesso dell’uomo anche un astuccio in tela che aveva in tasca 5 chiavi artefatte per serratura Europea, una torcia tascabile e un paio di guanti in tela bianca.
Il soggetto, già conosciuto alle forze dell’ordine, soprattutto per i suoi precedenti di Polizia per analoghi reati, è stato arrestato e la Procura ha richiesto ed ottenuto la convalida dell’Autorità Giudiziaria.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.