Una giornata passata al lago di Nemi insieme alla comitiva di amici, poi il rientro a casa tutti insieme, tra scherzi e fotografie per immortalare una domenica di primavera. Ma Fabrizio Procaccini, 14 anni, nella sua casa di Ariccia non è mai tornato. Mentre camminava con i compagni, su un sentiero a strapiombo dalla parte di Genzano, si è allontanato per arrampicarsi sul punto più alto, si è arrampicato al ramo di un albero. In quel momento si è consumata la tragedia: il ramo si è spezzato, e il ragazzino è precipitato per 30 metri lungo un dirupo, per poi finire sulle rocce sottostanti. Una caduta che non gli ha lasciato scampo. Per Fabrizio sono stati inutili i soccorsi.
La notizia della morte di Fabrizio Procaccini ha gettato nello sconforto la comunità e raggiunto rapidamente i suoi compagni dell’Istituto Alberghiero di Velletri. Descritto come un ragazzo solare, perbene ed educato, il 14enne era iscritto al primo anno. Ora il suo banco resterà vuoto.