Da quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, alla base dell’episodio vi sarebbe la rivalità tra i due gruppi contendenti per accaparrarsi la disponibilità di un immobile.
L’episodio di domenica notte, stando agli elementi di conoscenza acquisiti dagli agenti del commissariato Romanina nel corso delle indagini esperite, rappresenta l’epilogo di ulteriori momenti di tensione che già nei giorni addietro avevano coinvolto le stesse persone.
Domenica notte, tuttavia, la tensione ha subito una drastica escalation allorché il gruppo aggressore, verosimilmente intenzionato ad assicurarsi la disponibilità dell’immobile fugando gli occupanti attuali, non ha esitato ad utilizzare un’arma esplodendo tre colpi verso l’aria.
Nelle ore successive gli agenti, anche all’esito della collaborazione delle vittime dell’episodio, sono riusciti a risalire all’identità degli autori.
Si tratta di tre soggetti che già nei giorni addietro avevano minacciato ed aggredito verbalmente gli attuali occupanti della casa contesa.
Rintracciati martedì mattina in via della Magliana due dei tre indiziati, i poliziotti hanno fatto scattare le procedure di identificazione e perquisizione a carico degli stessi anche atteso il riferito utilizzo di un’arma da fuoco.
Le verifiche effettuate hanno consentito effettivamente di rintracciare nella disponibilità dei due soggetti sottoposti a controllo una pistola modello revolver con cariche a salve oltre ad un pugnale artigianale e ad un coltello da cucina.
Al termine delle attività di rito, per entrambi è scattata la denuncia per i reati di minaccia aggravata in concorso e porto di oggetti atti ad offendere. Il trentunenne, trovato in possesso della pistola, è stato stato deferito anche per porto abusivo di armi.
Ad ogni modo, gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.