Cerca di strappare la borsa ad una donna e la trascina fino al centro della strada facendole rompere un braccio; eseguita dalla Polizia di Stato una custodia cautelare in carcere –emessa dal GIP su richiesta della Procura di Roma- a carico di un 43enne romano gravemente indiziato dei reati di rapina e lesioni.

È servito un lungo e meticoloso lavoro della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Roma, per individuare il presunto autore di una rapina avvenuta al Pigneto alla fine di agosto. L’indagato è stato portato in carcere così come disposto dal Giudice le Indagini Preliminari.
Erano da poco passate le 13.30 quando una donna, mentre passeggiava per le vie del Pigneto, si è sentita tirare la borsa da un uomo su uno scooter bianco. La vittima, istintivamente, ha trattenuto la borsa ma l’odierno indagato non avrebbe desistito neanche quando la vittima, trascinata, è finita in terra al centro della carreggiata. Alla stessa, in ospedale, dove è stata condotta dai soccorsi, è stata riscontrata la rottura dell’omero.

Fin da subito le indagini sono state affidate agli investigatori del commissariato Porta Maggiore; gli agenti, con il coordinamento del PM della Procura di Roma, hanno prima passato al setaccio le telecamere del quartiere riuscendo così ad individuare un sospettato. La conferma della bontà della tesi investigativa è arrivata dalle perquisizioni a carico dell’odierno indagato; nella sua abitazione sono stati infatti sequestrati gli abiti che avrebbe indossato durante il reato.

Gli elementi acquisiti hanno permesso alla Procura di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare a carico dell’uomo; un 43enne romano già gravato da precedenti di polizia.

Sono stati gli stessi agenti del commissariato Porta Maggiore ad eseguire la misura cautelare e, dopo gli atti di rito, ad accompagnare in carcere il 43enne.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.