Gli interessi sulle concessioni balneari non si arrendono, non vogliono regole. La mano delle mafie.
Cinque stabilimenti balneari di Ostia sono stati vittime di roghi. Cabine e pedalò bruciati in serie al Salus, all’Arcobaleno, al Plinius, dove la situazione è stata la più grave, al Capanno e al Vittoria dove sono stati bruciati anche gli storici pedalò a forma di cigni. Nella giornata di lunedì, inoltre, altri due stabilimento avevano subito atti simili, prima Le Dune e poi il Belsito.
Allarme Legalità. La questione oggi sarà al centro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Una reazione immediata delle istituzioni dopo un mercoledì sera scandito da una raffica di incendi sul lungomare di Ostia. Una sequenza di roghi ravvicinati con inneschi da punti diversi. Ore di lavoro febbrile per vigili del fuoco e polizia di Stato. Impegnati ad arginare le fiamme e a ricostruire la trama di un disegno criminale impressionante per numeri e tempi. Tutto a poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Campidoglio e al suo bando per l’affidamento delle concessioni degli stabilimenti sul litorale di Roma.