Svolta nelle indagini sull’uccisione a Nettuno, nel luglio dello scorso anno, di Modestino Pellino

Modestino Pellino, ucciso il 24 luglio del 2012

Svolta nelle indagini sull’uccisione a Nettuno nel luglio dello scorso anno di Modestino Pellino, affiliato di spicco del clan Moccia trasferitosi da anni sul litorale campano. In possesso alla Squadra Mobile romana ci sarebbero due filmati che riprendono la scena dell’omicidio e il gruppo incaricato di fornire supporto logistico. Sembra sia certo il coinvolgimento di un personaggio del Casertano che, insieme a una donna, avrebbe provveduto ad affittare una abitazione dalla quale era possibile osservare i movimenti di Pellino. Compito assolto da un gruppo di giovani pregiudicati. L’esecuzione sarebbe stata pianificata da un gruppo di pregiudicati dell’area Nord di Napoli attivo nei comuni di Caivano, Frattamaggiore, Crispano e Frattaminore. Quello di Nettuno fu un’omicio che scosse tutta la cittadina del litorale romano. Modestino Pellino, 46 anni, detto “O Micillo”, ex luogotenente del clan camorristico dei Moccia, molto attivo nella zona di Afragola, nel napoletano, era stato ucciso con cinque colpi di arma di pistola. Erano da poco passate le 17.30 del 24 luglio, quando Pellino venne colpito alle spalle e ad una gamba da un killer con in mano una calibro 9. Sette i colpi sparati: cinque a bersaglio, due a vuoto, uno su un’auto Fiat Punto e un altro su muretto di via XXIV Maggio. Teatro dell’omicidio, la centrale piazza Garibaldi. Pellino, che abitava in via IV Novembre, era sorvegliato speciale (poteva uscire di casa solo dalle 7 alle 21) al momento dell’esecuzione era al telefono.