La Polizia ha arrestato tre uomini e una donna, responsabili a vario titolo dei reati di ricettazione, riciclaggio, porto e detenzione di arma comune da sparo rubata e falso in documenti di identità. A dicembre 2012 gli investigatori sono riusciti a individuare un box in via Collatina dove, come segnalato da alcuni cittadini, avvenivano strani movimenti. Gli agenti hanno accertato che quel locale era un deposito clandestino di motocicli e parti di essi, tutti rubati. Gli utilizzatori di quel box si erano organizzati nella creazione di false identità. Il proprietario delle mura del box-deposito, l’aveva regolarmente concesso in locazione a una donna ucraina che, nella circostanza, aveva esibito una carta di identità italiana intestata a tale D.J., con sopra trascritta una falsa residenza presso il Comune di Aprilia a un indirizzo inesistente. Le successive indagini hanno però consentito di reperire l’utenza telefonica che la donna aveva fornito in fase di contrattazione al proprietario. Il numero è risultato intestato ad un’altra donna, moldava tale C.K., di fatto esistente e residente ad Anzio. Gli accertamenti immediatamente successivi hanno permesso di accertare che la D.J. era la stessa persona che si identificava in C.K. La perquisizione dell’alloggio della donna, oltre a far emergere una relazione sentimentale della stessa con tale P.S., suo convivente, ha portato al ritrovamento di un cospicuo numero di manoscritti attestanti altrettanti giri di affari nel traffico di moto rubate di grossa cilindrata. Il puzzle a quel punto si è composto e l’attività successiva, effettuata non solo con mezzi tecnici ma soprattutto con attenti servizi di osservazione e di pedinamento costanti, ha permesso di individuare nel dettaglio le modalità di azione dei rei, tutti cittadini moldavi che, collegati con altri Paesi dell’est europeo, provvedevano all’esportazione di motoveicoli di pregio rubati e destinati al mercato parallelo. Nell’arco di poco più di tre mesi sono state rintracciate dagli investigatori ben 12 moto di alta gamma, tre autocarri utilizzati per il trasporto sino al box di turno, un motore fuoribordo per yacht, materiale edile del valore di 10mila euro e arnesi utilizzati per lo scasso di varia caratura. Il valore economico dei veicoli sequestrati si aggira intorno a 100.000,00 euro.