Stamattina la cerimonia alla quale hanno partecipato forze dell’ordine e soprintendenza. 1270 reperti e 1020 monete recuperate, dopo i furti avvenuti a Natale e più di un mese di indagini
Quattro indagati per furto e ricettazione, 1270 reperti e 1020 monete recuperate. Sono gli elementi emersi stamattina nella conferenza stampa congiunta tra il comune di Anzio, il comando dei Carabinieri, il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, la Polizia di Stato del Commissariato di Anzio e Nettuno, presso il museo civico archeologico di Villa Adele. Organizzata per la cerimonia di consegna che restituisce al museo la testa di marmo e altri reperti che erano stati sottratti tra Natale e l’Epifania, in due diversi furti messi a segno nelle sale del seminterrato, dove si trovano i reperti archeologici non esposti al pubblico. I malviventi avevano fatto incetta, tra gli altri, di anfore, statuette e marmi. Dopo più di un mese di indagini e di lavoro delle forze dell’ordine, portato avanti soprattutto attraverso intercettazione telefoniche e ambientali, sono state indagate quattro persone. La testa di marmo che è stata ritrovata, dopo che si era diffusa la notizia del furto, non era stata più piazzata sul mercato. Dalla conferenza è emerso anche che la soprintendenza archeologica era pronta a donare un mosaico ad Anzio ma ha fermato la pratica subito dopo i furti, convocando anche convocato un incontro con Ministero, Comune e Carabinieri per studiare le misure di sicurezza da adottare. Il mosaico adesso sarà donato soltanto dopo aver eseguito una verifica sulle misure da prendere. I due furti, avvenuti a pochi giorni, non sono comunque collegati, ma si sta ancora lavorando per chiarire tutti gli aspetti del caso.