Parco del Circeo: Gli attentati incendiari potrebbero rientrare nel quadro di una strategia criminale

I laghi costieri nel Parco Nazionale del Circeo

Gli attentati incendiari nel parco del Circeo potrebbero rientrare nel quadro di una strategia criminale. Per questo ho ritenuto doveroso convocare un’audizione alla quale inviterò il Presidente del parco, Gaetano Benedetto, innanzi tutto per esprimergli la mia solidarietà e quella della Commissione, e inoltre per delineare insieme un quadro della situazione, fare il punto sulle condizioni di sicurezza dell’area protetta e dei lavoratori e verificare le misure migliori per consolidare il ruolo di difesa della legalità da parte delle istituzioni”.  Lo dice Filiberto Zaratti (Sel),  presidente della Commissione regionale Sicurezza Integrazione Sociale Lotta alla Criminalità della Regione Lazio. “Il Parco del Circeo – ricorda Zaratti – è da tempo nel mirino della speculazione e delle attività illecite di organizzazioni criminali che sul ciclo del cemento rafforzano il potere sulle attività produttive economiche nel area del sud pontino. Questi ultimi episodi incendiari potrebbero rientrare nel quadro di una strategia mafiosa tesa a intimidire chi si pronuncia per la tutela dell’area protetta da speculazioni edilizie e, nel caso particolare, contro l’applicazione delle deroghe previste dalla legge regionale sul Piano Casa”. “ L’applicazione delle deroghe previste da tale legge all’interno delle aree protette – afferma Zaratti –  oltre a determinare un grave danno ambientale, determinerebbe una grave incertezza e confusione legislativa e rischierebbe di provocare, indirettamente, comportamenti illegali tesi e favorire gli interessi delle organizzazioni criminali”.