La risposta all’interrogazione parlamentare di Fauttilli certifica il problema di sicurezza sul territorio
di Elisabetta Bonanni
Il governo, in risposta all’interrogazione presentata alla Camera dal deputato pontino Federico Fauttilli, ha confermato le preoccupazioni espresse sul livello di infiltrazione della criminalità organizzata nel Comune di Aprilia (dove di recente sono state date alle fiamme le auto di un assessore comunale e del Presidente dell’Associazione Libera) e nel territorio del Lazio sud, tra cui si annoverano anche i comuni di Anzio e Nettuno. Lo riferisce lo stesso esponente del gruppo politico Per l’Italia che si era rivolto al governo per fare chiarezza proprio sugli attentati intimidatori nei confronti di amministratori della città. Tra le vittime delle intimidazioni, l’assessore alle finanze della giunta guidata da Antonio Terra, Antonio Chiusolo, che dopo aver ricevuto dieci proiettili e aver visto la sua auto incendiata ha deciso di dimettersi dal suo incarico. Fauttilli ricorda infine che “L’evento della settimana scorsa a Latina, promossa dall’associazione ‘Libera’ proprio per denunciare la diffusione dell’insediamento della mafia, dimostra che una particolare attenzione da parte del Governo per questi territori è assolutamente necessaria e urgente”. Gli episodi relativi a Chiusolo sarebbero da ricondurre a una pista locale, ma il sottosegretario ha affermato: “Posso rilevare che non si evidenzia un pieno radicamento della criminalità organizzata di tipo mafioso, pur rilevandosi presenze e proiezioni da ricollegare a tali gruppi”. Non si può non ricordare che nel Lazio sud il Comune di Nettuno si è distinto per essere stato commissariato per infiltrazioni mafiosi, quando era sindaco Vittorio Marzoli e che sempre nella cittadina del Tridente un affiliato ai clan è stato ucciso per strada a colpi di pistola. Ora, appurato il problema, resta da vedere come il governo intende agire per garantire la sicurezza di cittadini e istituzioni.