Alle quattro a Santa Teresa si sono celebrati i funerali del 37enne morto in India
Una folla commossa si è stretta attorno ai familiari di Cristiano Corradi, oggi alle quattro nella basilica di Santa Teresa ad Anzio, per salutare il 37enne deceduto pochi giorni fa in India. Tantissimi gli amici che si sono uniti al dolore della famiglia per la perdita del giovane, la cui salma è rientrata da New Delhi, dove ha trascorso gli ultimi istanti di vita, soltanto ieri. Il ragazzo era stato ritrovato morto nella stanza d’hotel in cui alloggiava, per cause naturali. Oggi nella sua città natale, dove nonostante fosse un amante dei viaggi tornava spesso per trovare le sorelle e la mamma, l’ultimo addio.
“Ogni volta che muore un giovane – ha detto il parroco che ha celebrato il funerale – è come se moriamo noi. Il nostro Dio non è il Dio dei morti, ma quello dei vivi e per questo accusiamo e ce la prendiamo con lui quando muore qualcuno dei nostri cari. Ma la morte non dipende da Dio, che anzi prende la negatività del distacco e la trasforma in aurora di vita eterna. Oggi ricordiamo questo nostro fratello, che era cristiano di nome e di fatto. Tutti noi siamo stati battezzati da Gesù Cristo – ha continuato – e proprio come lui, che è morto e risorto, anche noi risorgiamo. La morte è l’incontro con la vita eterna. Non dobbiamo temerla”.