Dopo il sequestro di 120 kg di prodotto ittico avariato, ancora controlli da parte dell’ufficio circondariale marittimo di Anzio, che nell’ambito dell’attività di vigilanza sulle attività di pesca marittima ha sequestrato 150 metri di reti “da posta”, a bordo del battello litoraneo GcB9. Nello specifico, l’attrezzo era stato posizionato da ignoti nello specchio acqueo antistante il comune di Nettuno, in località Marinaretti, privo di idonea segnalazione e anche pericoloso per la sicurezza della navigazione. Il fenomeno della pesca con attrezzi non consentiti, da parte di pescatori non professionisti, è oggetto di particolare attenzione da parte dell’Autorità Marittima della città neroniana, anche in ragione delle diverse segnalazioni che privati cittadini sono soliti effettuare. I controlli a tutela dei consumatori si intensificheranno ulteriormente anche in vista del periodo estivo, durante il quale il consumo di prodotto ittico aumenta con l’avvento dei numerosi turisti che raggiungono le località balneari del litorale. Dalla Guardia Costiera di Anzio comunicano che le reti da posta sono ammesse solo per la pesca professionale e che il loro utilizzo, in contrasto alla vigente normativa, comporta oltre al sequestro dell’attrezzo anche l’elevazione di una sanzione amministrativa da 1.000 euro a 3.000 euro.