A Lavinio scoperto apparecchio che clonava bancomat

L’apparecchio, sotto sequestro, era stato installato nell’ufficio postale di Lavinio mare

E’ stata posta sotto sequestro dagli agenti del nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Anzio un’apparecchiatura che clonava le carte bancomat e di credito presso lo sportello bancomat dell’ufficio postale di Lavinio Mare. Gli uomini diretti dal tenente colonnello Lorenzo Giusti hanno scoperto che presso lo sportello dell’ufficio postale erano stati installati due dispositivi che erano in grado di clonare le carte e rubare i codici di accesso per i prelievi. Sulla feritoia d’ingresso del bancomat era stato sovrapposto un dispositivo identico a quello esistente, stessa forma e colore, dotato però di un congegno elettronico capace di leggere ed immagazzinare su una memoria i dati della banda magnetica delle carte. I malviventi avevano escogitato anche un sistema di lettura dei codici di accesso tramite l’installazione di una vera e propria telecamera. Sull’apparato bancomat, all’altezza della feritoia da dove fuoriesce il denaro prelevato, era stato perfettamente sovrapposto un listello, che conteneva nella parte sottostante un circuito elettronico composto da una mini-telecamera. Attraverso un piccolissimo foro, i clienti venivano filmati all’atto della digitazione del codice segreto, archiviando poi i filmati su una scheda Sd. Gli apparecchi sono stati rimossi e posti sotto sequestro, ma le indagini degli agenti proseguono per cercare di risalire ai malviventi, e appurare se nei giorni precedenti siano stati effettuati prelievi ai danni dei conti correnti degli utenti.