Nove richieste di rinvio a giudizio per dirigenti e impiegati. Indagati anche Franco Mercuri e Luciano Mingiacchi
Quaranta milioni di euro incassati dal 2004 al 2007 per prestazioni sanitarie mai effettuate. Sono nove le persone, tra dirigenti e impiegati, per i quali il pubblico ministero Mario Palazzi ha chiesto un rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Da quanto riporta stamattina “Il Messaggero”, sarebbe coinvolta la casa di cura Villa dei Pini, che offriva una rete di copertura per prestazioni sanitarie false che si estendeva fino ai vertici della Asl di Albano Laziale. Sotto processo rischia di finire il rappresentante legale della casa di cura di Anzio, Franco Mercuri, assieme ad altri quattro dipendenti della struttura, per un raggiro ai danni della Regione Lazio basato su un sistema di false cartelle cliniche. Richiesta di rinvio a giudizio anche per Luciano Mingiacchi, ex direttore generale della Asl RmH e tre dipendenti dello stesso ufficio, indagati per concorso in associazione e per reati che vanno dall’omissione alla rivelazione d’atti d’ufficio fino alla falsità ideologica in atto pubblico. Pare che Mercuri e i suoi dipendenti, avrebbero messo a segno la truffa ai danni della Regione Lazio incassando regolarmente pagamenti per prestazioni inesistenti, non in linea con quanto stabilito dalla legge o non autorizzate, producendo false cartelle cliniche, sulle quali gli indagati avrebbero riportato attività di lungodegenza diverse da quelle realmente effettuate. Mingiacchi avrebbe invece passato a Mercuri, con la collaborazione dei suoi tre dipendenti, informazioni riservate su controlli e verifiche programmate sulla clinica.