I risultati della perizia della Procura evidenziano anni di compromissione della falda acquifera
Sono davvero inquietanti i risultati della perizia tecnica che è stata chiesta dal Giudice per le indagini preliminari nel processo per arrivare ad accertare la situazione dell’inquinamento provocato dalla discarica di Borgo Montello, al confine tra Nettuno e Latina. L’esito del documento degli esperti evidenzia gravissimi pericoli ambientali. Le criticità rilevate nelle discariche S1, S2 e S3 mettono in luce una realtà preoccupante, nella quale agli inadempimenti nelle operazioni di bonifica si sommano problemi relativi all’assenza di impermeabilizzazione sia sulle pareti laterali che sul fondo, che avrebbero portato ad una compromissione delle acque sotterranee che va avanti da almeno trent’anni. “Confidiamo nel lavoro della Procura – ha detto Valentina Romoli, VicePresidente e Responsabile Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio – e siamo fiduciosi del fatto che si giunga al più presto ad accertare definitivamente le responsabilità di questo disastro ambientale”. “E’ quanto mai evidente l’urgenza di una seria politica di gestioni dei rifiuti in tutti i comuni del territorio che conferiscono nella Discarica di Borgo Montello – ha aggiunto Alessandro Loreti, Presidente Circolo Legambiente Latina – E l’unica politica seria è quella che si propone di arrivare all’azzeramento dei rifiuti da conferire in discarica attraverso la raccolta differenziata spinta. I cittadini di Nettuno e Latina che vivono il problema della discarica sono esasperati dalla situazione e l’unica risposta che si può dare loro è l’individuazione di un percorso che conduca in tempi brevi alla chiusura del sito e all’avvio delle operazioni di bonifica”.