Kiklos Acea dopo l’incidente mortale, nuovo esposto del Comitato No Miasmi

Nuovo e dettagliato esposto del Comitato No Miasmi, dopo l’incidente allo stabilimento Acea Kiklos di via Ferriere Nettuno, costato la vita a due operai

Il presente esposto è inviato NOE, PROCURA DI LATINA, PROCURA DI VELLETRI, VVFF, REGIONE LAZIO, ARPA, PROVINCIA DI LATINA, ASL
E p.c. PROVINCIA DI ROMA e COMUNE DI NETTUNO

OGGETTO: IMPIANTO COMPOSTAGGIO KYKLOS

Il presente esposto è oggi l’ultimo di una serie.

I cittadini delle zone periferiche di Nettuno (Rm) e degli Abitati Le Ferriere e La Corsira (Aprilia) continuano a lamentare costanti e forti disturbi odorigeni provenienti dall’Impianto in oggetto.

A ulteriore testimonianza dell’insalubrità dell’impianto in questione, lo scrivente Comitato ricorda il grave incidente occorso il giorno 28 luglio u.s., nel quale sono deceduti due lavotarori per intossicazione da gas venefici. Il mortale incidente ha comportato l’evacuazione di Abitanti per alcune ore dalle case e dalle Aziende circostanti.

Nel contempo, il Comitato ricorda il poderoso incendio/scoppio avvenuto nell’agosto 2012 (esso stesso oggetto di precedente esposto) che ha messo a grave rischio l’incolumità dei molti Abitanti della zona circostante per ben cinque giorni, prima che i VVFF riuscissero a domare le alte fiamme e il denso fumo. Si ricorda, in proposito, che una linea ad alta tensione attraversa l’Impianto.

Il Comitato segnala che – sebbene la Procura di Latina abbia rubricato un procedimento penale (9268/12), anche a seguito delle indagini del NOE – ad oggi non risultano effettuati interventi sostanziali da parte delle Autorità preposte volti alla risoluzione tecnica delle emissioni maleodoranti, del rilascio di materiali polverosi che si depositano con evidenza su balconi e terrazzi e, soprattutto, volti alla prevenzione di gravissimi incidenti, finanche mortali, quali quelli sopra citati.

In considerazione della poca o nulla attenzione prestata alle civili istanze dei Cittadini, si chiede a tutti gli Enti ed alle Autorità – per quanto di loro competenza – di eseguire i debiti controlli per quanto riguarda l’attività della Ditta Kyklos, la salubrità dell’aria e delle falde acquifere. In particolare viene chiesto quanto segue:

– un serio piano di emergenza/evacuazione in caso di incidente, di qualsivoglia natura, concordato con la Popolazione;
– certificazione ufficiale della non pericolosità per la salute pubblica riguardo l’abitabilità della vasta area circostante l’Impianto interessata dai miasmi;
– monitoraggio continuo dell’ impatto odorigeno, tramite posizionamento di “nasi elettronici”, i cui risultati siano a disposizione della Popolazione;
– monitoraggio delle acque/falde mediante analisi approfondite, i cui risultati siano a disposizione della Popolazione;
– attuazione delle modifiche d’impianto da tempo concordate con la Ditta Kyklos e con il Comune di Aprilia, affinché taluni processi avvengano al chiuso e si abbattano anche i persistenti rumori notturni che disturbano la Popolazione.

Lo scrivente Comitato ritiene che sia di assoluta valenza tenere in conto la conclamata pericolosità e l’elevato rischio di incidenti di questo tipo di impianti.

Il Comitato ricorda, infine, che sussiste in pendenza presso il TAR del Lazio il ricorso n. 447/13 – presentato dal Comune di Nettuno – riguardante l’annullamento dell’Autorizzazione Unica n. 28930 del 28/03/2013 rilasciata alla Ditta Kyklos per variante sostanziale dell’Impianto di trattamento e recupero rifiuti e per la produzione di energia.

Pertanto, il paventato raddoppio con l’inserimento di una centrale biogas non fa altro che presagire l’ulteriore aggravarsi dei disagi e l’aumento di forte preoccupazione per la salute pubblica, con il rischio concreto della perdita di altre vite umane.

Comitato “NO MIASMI E DIFESA DEL TERRITORIO DALL’INQUINAMENTO AMBIENTALE” (Nettuno) e COMITATI “LE FERRIERE” E “LA CORSIRA” (Aprilia)

Nettuno, 31 luglio 2014