Litorale – Spaccio di droga, in manette quattro pusher

Gli arresti sono stati compiuti ad Anzio, Nettuno e Tor San Lorenzo

La stazione dei carabinieri di Anzio

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio, a conclusione di un’articolata attività di osservazione, pedinamento e controllo, in tre distinte operazioni antidroga hanno arrestato quattro persone, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, già da tempo avevano notato i quattro pregiudicati che nelle diverse zone di appartenenza avevano messo in atto un redditizio spaccio di sostanza stupefacente nei confronti dei vari “clienti” che, soprattutto in orario notturno si recavano da loro per acquistarla. Data la situazione, dopo aver accertato caso per caso la effettività delle cessioni gli operanti hanno deciso di far scattare i controlli. In particolare le verifiche sono state poste in essere presso l’abitazione di un giovane marocchino ad Anzio, dove sono state rinvenute diverse dosi di eroina; presso l’abitazione di un cittadino tunisino a Nettuno, dove invece sono stati rinvenuti circa 40grami di hashish; ed infine a Marina di Tor San Lorenzo, presso  il giardino comunale denominato il Patio dove sono stati arrestati altri due giovani, un italiano e un marocchino, colti subito dopo aver ceduto dosi di hashish e trovati in possesso di ulteriori 20 grammi della medesima sostanza.  Nel primo caso è stato necessario un notevole sforzo per il recupero delle dosi di eroina nascoste all’interno di una intercapedine del muro interno dell’abitazione mentre, nelle altre due occasioni, il recupero è stato reso più difficoltoso dal tentativo di fuga messo in atto dai pushers con la finalità di eludere i controlli e gettare via la sostanza stupefacente. In entrambi i casi  la pronta reazione dei  Militari operanti ha però consentito di bloccare i prevenuti e di arrestarli in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta esperite le formalità di rito, tutti gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della caserma di Anzio su disposizione dell’Autorità Giudiziaria per essere poi tradotti presso il Tribunale di Velletri per il giudizio direttissimo.