La società ha già subito un concreto danno economico per non aver potuto partecipare a diverse gare d’appalto
E’ stata fissata per il prossimo 9 ottobre l’udienza presso il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, in cui verrà discusso il ricorso della Ipi, per la sospensiva subita nei mesi scorsi dal comune di Nettuno (la Ipi sta comunque continuando ad effettuare il servizio, a garanzia degli interessi dei cittadini, in attesa che l’amministrazione studi un nuovo bando di gara) a causa dell’interdittiva antimafia emessa in relazione ad una ditta consociata della Ipi stessa (che fa parte di un consorzio temporaneo d’impresa) con cui erano stati vinti degli appalti in diversi comuni della Provincia di Latina (Gaeta e Minturno) e di Caserta.
La Ipi, che da sempre si è detta estranea alle contestazioni, in questo periodo ha subito diversi danni. A causa del provvedimento, infatti, ha dovuto rinunciare a partecipare a diverse gare d’appalto importanti, mentre resta valida la sua partecipazione al bando del comune di Anzio, cui ha aderito prima dell’emissione del provvedimento di interdittiva. Resta l’anomalia del fatto che la ditta colpita direttamente dal provvedimento di interdittiva abbia già vinto il ricorso, mentre la Ipi, che solo di riflesso è stata coinvolta nella vicenda, debba ancora scontarne le conseguenze.