Il titolare della Sala Bro Danilo Moretti: “Questi orari sono assurdi, la Marina ci sta danneggiando economicamente”
Le nuove disposizioni del Porto marina di Nettuno, che chiude l’accesso dei cittadini alle 23 dal lunedì al giovedì (all’una venerdì e sabato e a mezzanotte la domenica) non sono per niente piaciute a parte dei commercianti che hanno i locali affittati nell’area demaniale. Mentre, infatti, non ci sono problemi per uffici e negozi che terminano l’orario di lavoro al massimo alle 20, il problema si crea per le sale giochi, i bar e i servizi di ristorazione, per cui il nuovo orario è eccessivamente restrittivo e danneggia gli affari. Nella serata di ieri, il primo a protestare è stato il titolare della Sala Bro e di altre due attività, Danilo Moretti. Moretti alle 23 in punto si è messo fuori dalla recinzione, appositamente chiusa dal servizio di sicurezza, ed ha accompagnato dentro tutti quelli che volevano entrare.
“Come persona autorizzata – ha detto Moretti alle Guardie giurate all’ingresso – posso far entrare chi è con me, così come possono farlo le persone che hanno la barca ormeggiata e invitano degli amici”. Dopo un primo momento di tolleranza, e considerato che dopo l’orario di chiusura Moretti aveva fatto entrare almeno 30 persone, le Guardie giurate hanno deciso di chiamare la polizia per far rispettare i nuovi orari imposti dalla Marina. Gli agenti del commissariato hanno identificato i presenti e ascoltato la situazione, ma è ovvio che la soluzione al problema e alle proteste deve essere cercata in altro modo. “Nessuno ci ha comunicato ufficialmente i nuovi orari – dice Moretti polemico – io ho tre attività e mi stanno danneggiando economicamente in maniera pesante. Capisco le Guardie giurate che devono fare il loro lavoro, ma il problema per me che devo lavorare è serio. Ieri siamo andati a parlare con i vertici della Marina, ma hanno fatto orecchie da mercante. Abbiamo chiesto solo un’ora in più durante la settimana, ma questo provvedimento evidentemente è stato pensato proprio per danneggiarci. Inoltre visto che il porto è un’area demaniale – aggiunge – l’ingresso non dovrebbe essere garantito h24 come agli stabilimenti balneari? Invece anche i cancelli sulla marciaronda sono chiusi. Abbiamo protestato mille volte, ma nessuno ci da delle risposte chiare. In questo modo – conclude – non si può andare avanti”. Anche il titolare della pizzeria non era affatto contento. La struttura portuale alle 23 era praticamete deserta, mentre diverse persone giravano in centro e le Guardie giurate all’ingresso hanno respinto non meno di 50 persone che sarebbero volute entrare, anche solo per una passeggiata. Resta da vedere come continuerà la protesta di chi lavora con la ristorazione e non si può escludere che la battaglia continui a colpi di ricorsi.