L’associazione pronta ad agire per far valere i diritti violati dei viaggiatori
C’erano anche una ventina di turisti di Anzio e Nettuno sulla corciera della Costa Fascinosa, rimasta in balia di una tromba d’aria al largo del porto di Ancona. Un’esperienza terribile per tutti loro, che all’improvviso si sono ritrovati su una nave inclinata di 35 gradi, con piatti e stoviglie che volavano dappertutto. Bambini e adulti che sono caduti hanno sbattuto la testa e subito tagli (a tutti coloro che si sono fatti medicare dopo la tempesta la Costa ha presentato il conto) senza contare il terore di oltre un’ora senza avere nessun tipo di comunicazione sulla gravità della situazione. Solo al termine della tempesta – racconta uno dei passeggeri – il comandante ha diffuso un messaggio con l’altoparlande annunciando che “era stato ripreso il controllo della nave”.
Tantissime delle persone rimaste coinvolte in questa brutta avventura, si sono rivolte ad un avvocato per chiedere il rimborso delle spese sostenute e un risarcimento del danno per la situazione che si è creata ma anche – molti segnalano – per l’inadeguata assistenza fornita dal personale ai passeggeri durante l’emergenza. Sulla vicenda interviene anche l’Unione nazionale dei consumatori, Comitato di Anzio, che rende nota la sua disponibilità nell’aiutare i cittadini a “far valere i diritti che, gravemente violati dal comportamento dell’ equipaggio della nave in oggetto, ha finito per aumentare i disagi causati da una situazione già di per se precaria. Sottolineiamo – concludono – in quanto Associazione volta alla tutela dei diritti dei consumatori, vorremmo ribadire nuovamente la nostra volontà di collaborazione nel volere difendere tale categoria, sempre più dilaniata dalla superficialità dei servizi offerti”.