Operavano tra le province di Roma, Latina e Frosinone, ma soprattutto ad Anzio e Aprilia, facendo entrare illegalmente in Italia giovani dell’Europa dell’Est, di nazionalità romene principalmente, promettendo un lavoro e facendole poi finire sulla strada. Le obbligavano a prostituirsi all’interno di locali notturni o mettendole a fare le escort negli alberghi del litorale. Ieri durante la requisitoria il pm Maria Eleonora Tortora, al termine di un processo a tre presunte associazioni per delinquere,ha chiesto sedici condanne, per un totale di 165 anni di reclusione, e otto assoluzioni, due per prescrizione e le altre per insufficienza di prove