Una cinquantina di pescatori di Fiumicino, Anzio e Torre Annunziata, ha bloccato simbolicamente il porto di Fiumicino
Questa mattina il porto canale di Fiumicino è stato simbolicamente bloccato dai pescatori (era presente anche la rappresentanza di Anzio) che hanno legato delle cime da barca a barca, in modo tale da bloccare il transito delle semplici imbarcazioni ma consentendo il passaggio dei soccorsi, e suonato le sirene per chiedere un tavolo che porti alla firma di un’autorizzazione che superi la normativa della Comunità europea, contenuta nel regolamento comunitario del Mediterraneo nel settore della pesca, entrata in vigore nel 2010, che vieta la pesca con le draghe fino a 0,3 miglia dalle coste. I pescatori chiedono anche lo stop dei verbali che continua a penalizzare il settore con multe da migliaia di euro e il rischio di sequestro dell’imbarcazione. «I pescatori del Mar Mediterraneo – è reso noto – sono penalizzati a causa dell’andamento dei fondali che a cinquecento metri sono troppo bassi per permettere l’attecchimento delle larve dei molluschi. Problema che non soffrono i pescatori dell’Adriatico nè tantomeno i colleghi francesi e spagnoli, che hanno ottenuto una dispensa dalla Comunità europea. Pertanto, ha dichiarato fuorilegge i cannolicchi, che si pescano entro i cento metri, e le vongole non allevate o lupini (Pescate intorno ai cento metri dalla costa). I pescatori hanno vissuto di deroghe temporanee negli ultimi quattro anni: l’ultima è scaduta ad aprile; queste deroghe dovevano portare ad un decreto legislativo definitivo che fino ad oggi non è arrivato».