Gli avvocati della società, danneggiata dalla situazione, hanno chiesto un giudizio in tempi rapidi
E’ stata rinviata al prossimo 24 ottobre l’udienza presso il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, relativa alla richiesta di sospensiva del provvedimento di interdittiva antimafia che ha colpito la Ipi. La società che si occupa della raccolta rifiuti nel comune di Nettuno è stata interdetta poiché faceva parte di un consorzio temporaneo di imprese in cui una ditta della Provincia di Caserta aveva subito il provvedimento (tra l’altro già revocato dal tra Campano alla ditta direttamente interessata dal problema). Gli avvocati della Ipi, che hanno fatto presente di essere stati pesantemente danneggiati dal provvedimento (il comune di Nettuno ha sospeso l’appalto e sta pubblicando un nuovo bando, inoltre la società ha dovuto rinunciare ad alcune importanti gare per il servizio di Nettezza urbana in altri comuni) e anche dai ritardi nella discussione sulla richiesta di sospensiva, hanno chiesto al Tribunale un giudizio celere sulla vicenda e la speranza che la data del 24 ottobre sia quella giusta per arrivare ad una definizione della vicenda.