Le forze dell’ordine sempre al lavoro per bloccare il “fiume” di sostanze stupefacenti in transito dal sud America, all’Africa fino all’Italia
Sono le forze dell’ordine, in un rapporto che ha carattere annuale, a definire quali siano i canali con cui la droga entra in Italia. In Italia è il Lazio la Regione in cui arriva e viene smerciata la maggiore quantità di sostanze stupefacenti e le città di Anzio e Nettuno, in questo quadro, occupano purtroppo un posto di spicco. « … Le risultanze investigative hanno accertato che, quasi sempre, la cocaina (con principio attivo pari a circa il 90%, e pertanto purissima) viene spedita dalla Colombia o da altri Paesi Sud-americani (Argentina, Brasile, Bolivia, Ecuador, Venezuela, Messico), giungendo direttamente in Europa o via mare (pescherecci ovvero navi porta containers) ovvero attraverso singoli corrieri con bagaglio imbottito di stupefacente. In quest’ultimo caso i corrieri, muniti di passaporti falsi, dopo l’approdo presso un porto del Vecchio Continente (Inghilterra o Francia) ovvero presso un aeroporto dove i controlli sono più attenuati (Parigi, Londra, Vienna, Bruxelles, Amsterdam, Madrid) proseguono il viaggio, trasportando lo stupefacente in Italia, con autoveicoli o altri mezzi di locomozione. Successivamente, la droga viene divisa tra le diverse organizzazioni e persone che hanno finanziato il traffico per la successiva consegna ai rivenditori al minuto». Secondo recenti operazioni antidroga svolte nel Lazio la cocaina arriva per lo più dalla Spagna (e passavano dal porto di Gioia Tauro) fino ai quartieri romani del Casilino, Torre Maura, San Basilio, con una sorta di centrale operativa sul litorale, tra Anzio e Nettuno. Un vero e proprio fiume di sostanza stupefacenti, che sempre tramite imbarcazioni e pescherecci arrivava prima nella penisola Iberica (Costa del Sol, Canarie, Madrid ma anche Valenzia e Barcellona) o dal sud America o dall’Africa, e poi raggiungeva le nostre coste. E proprio queste tratte sono sotto costante osservazione da parte delle forze dell’ordine, nel tentativo di riuscire a ridurre e moderare il fenomeno, così come è costante l’attenzione sullo spaccio a livello territoriale, fenomeno sempre più diffuso (che con la stagione estiva diventa esponenziale) sui cui canali e ramificazioni (che spesso prevedono connessioni con famiglie criminali) si sta cercando di fare chiarezza.