Durante l’operazione sono state eseguite 35 perquisizioni. Due dei malviventi sono ancora ricercati
Una maxi operazione (ribattezzata Guns and Drugs) contro lo spaccio di droga e, soprattutto, contro l’acquisto e la diffusione di armi da sparo e relativo munizionamento sul territorio è stata portata avanti nella mattinata di oggi dal personale del Commissariato di polizia di Anzio, diretto da Mauro Baronie dalla Questura di Roma in collaborazione con quella di Treviso. L’indagine è stata è stata coordinata dal Sostituto procuratore della Repubblica di Velletri Giovanni Taglialatela. La polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di arresto disposta dal Giudice per le indagini preliminari Zsuzsa Mendola nei confronti di 19 persone, tutti giovani dai 20 ai 25 anni di Anzio e Nettuno, ad esclusione di un uomo di nazionalità albanese. Tutti gli arrestati (ma anche altre persone attualmente indagate, per un totale di 35 persone coinvolte e che in mattinata hanno subito delle perquisizioni personali e domiciliari) sono gravemente indiziati, a vario titolo dei reati gravi, come lo spaccio continuato di grandi quantità di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hascisc e marijuana e di detenzione e porto illegale di armi da sparo, con relativo munizionamento e di estorsione. Nell’ambito dei controlli e delle perquisizioni, tese a recuperare stupefacenti e armi, la polizia ha arrestato in flagranza di reato uno degli indagati, fermato mentre cercava di disfarsi dello stupefacente una vota resosi conto che le forze dell’ordine stavano entrando nella sua abitazione.
Il blitz di oggi nasce da un’attività di indagine durata per circa un anno. Si è partiti nell’agosto del 2013 a seguito della morte per overdose di un pregiudicato, cui era seguito l’arresto dello spacciatore. Un sorvegliato di Anzio accusato di detenzione e spaccio di eroina e cocaina. Il monitoraggio costante delle persone che di volta in volta venivano individuate ha permesso di fare il quadro di un gruppo di persone, che pur non stabilmente organizzato, operava tra Anzio e Nettuno, e la cui principale attività consisteva nel commercializzare, soprattutto tra i giovanissimi, ingenti quantità di droga. Gia nei mesi scorsi erano stati fermati due fratelli di origine albanese, trovati in possesso di 17 kg di hascisc e di 21mila euro, considerati provento di spaccio. Successivamente un pregiudicato di Anzio è stato fermato con 3 kg sempre di hascisc. I giovanissimi spacciatori, tutti alle prime armi ma ben organizzati, ad un certo punto hanno pensato bene di fare un salto di qualità nella loro carriera criminale, organizzandosi per acquistare delle armi. Il sistema studiato era quello di far comprare regolarmente ad uno di loro che aveva il porto d’armi pistole, fucili ma anche armi che modificate potevano diventare delle mitragliette. Dopo l’acquisto regolare le armi venivano piazzate sul mercato della delinquenza nella Capitale (l’escalation di violenza e delitti su Roma non è sfuggito a nessuno). Dopo l’acquisto delle prime tre armi il gruppo è “esploso” negli acquisti. Tra Natale e Capodanno dello scorso anno sono state acquistate oltre 20 armi e durante una perquisizione è stato posto sotto sequestro anche un fucile AK 47. In questa occasione sono stati sequestrati anche 5 kg di marijuana e 100 grammi di cocaina oltre al materiale necessario al taglio dello stupefacente. essenziali in fase di indagine, le intercettazioni telefoniche cui il gruppo è stato sottoposto, che hanno permesso alla polizia di scoprire che dallo spaccio di droga si era arrivati all’acquisto delle armi. Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali altre responsabilità. Due delle persone colpite dal provvedimento di arresto (insieme alle 11 già sottoposte a fermo) al momento risultano ricercate. Le zone di spaccio utilizzate dalla banda, ha sottolineato il Primo dirigente Mauro Barone, erano i giardinetti di Anzio ed il Porto Marina di Nettuno.