Sul posto le volanti del commissariato di Roma e i carabinieri di Anzio
Mattina intensa quella di oggi al centro immigrati di via Sele, a Nettuno, dove una minoranza degli extracomunitari presenti nella struttura in attesa di ottenere lo status di rifugiati e la documentazione per circolare e lavorare nel nostro Paese ha avviato una manifestazione di protesta pacifica per chiedere dei maglioni pesanti per l’arrivo dell’inverno, cibo di migliore qualità e una piccola diaria per poter fare piccoli acquisti. Gli immigrati, ospiti della struttura dallo scorso mese di maggio dovranno aspettare almeno fino al prossimo mese di marzo per avere i documenti necessari per circolare e lavorare.
Fino ad allora sono costretti ad una forzata inattività (anche se alcuni di loro fanno sport e sono impegnati in attività di volontariato, le uniche ammesse quando non si hanno documenti) e questo, in una comunità di 80 persone, crea inevitabili tensioni. Sul posto, per capire cosa stava accadendo, sono intervenute due volanti del commissariato di polizia Roma e i carabinieri di Anzio. I cittadini stranieri hanno pacificamente fatto presenti le loro richieste ai militari, che hanno inoltrato i dati raccolti alla Prefettura e al Ministero dell’Interno, per cercare di risolvere la situazione. Contrariamente a quanto si crede, infatti, i cittadini stranieri, ospiti della struttura, non hanno un reddito ma cibo (qualche volta di così scarsa qualità da dover essere rispedito al mittente), vestiario (in qualche caso non adatto alla stagione) e delle carte telefoniche prepagate per poter comunicare con i propri familiari nei paesi d’origine. Ora resta da vedere se le richieste avanzate verranno accolte.