Il TAR della Campania si pronuncia definitivamente sul ricorso della Ditta Alba Paciello, colpita ad aprile dal provvedimento interdittivo che a sua volta aveva trasmesso alle aziende collegate in ATI come nel caso della Ipi e della Ecocar.
Il 19 Novembre il Tar della Campania, con l’intervento dei magistrati Cesare Mastrocola, Paolo Corciulo e Carlo Dell’Olio, ha annullato l’interdittiva antimafia – per infondatezza delle accuse – emessa in danno della ditta Alba Paciello, come anche tutti gli atti impugnati dal comune di Marcianise(NA) che aveva proceduto alla rescissione del pubblico contratto per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.
I legali delle aziende Ipi ed Ecocar hanno proceduto ad inviarne nota all’Ufficio Territoriale di Governo di Caserta affinché, dato l’annullamento dell’interdittiva al soggetto che l’aveva trasmessa a tutte le aziende collegate, archivi di conseguenza il provvedimento del Prefetto che portò all’avvio del procedimento. Decaduto il presupposto dell’interdittiva, si dovrebbe procedere ad un’archiviazione che avrebbe riflessi anche sulla decisione pendente dinanzi al Tar del Lazio in discussione il prossimo 28 gennaio 2015 che riguarda l’azienda Ipi, gestore del servizio nel comune di Nettuno – che come nel caso di Marcianise ha proceduto alla rescissione contrattuale e starebbe lavorando per una nuova gara -come anche dell’azienda Ecocar, che ha partecipato alla gara d’appalto indetta dal comune di Anzio, la cui apertura delle buste è stata fissata per il prossimo giovedì 4 dicembre.
Resterà da vedere quali saranno i risvolti sulla gestione del servizio rifiuti a Nettuno come anche nel caso di Anzio. Certo è che sarebbe un’ambiguità di non poco conto se il Tar del Lazio pronunciasse diversa sentenza rispetto al provvedimento del Tar della Campania.