Mafia: Ostia clan Fasciani alla sbarra, 14 condanne

Mafia: clan Ostia alla sbarra, 14 condanne e 200 anni carcere. 28 anni a boss Carmine Fasciani. Risarcimento per il Campidoglio

Colpo micidiale alla mafia romana. Dominavano l’attività illecita di Ostia e del litorale romano in modo capillare. Droga, armi, usura: gli interessi del clan Fasciani , sodalizio che  “controllava” l’area con un vero e proprio sistema mafioso. Una struttura colpita oggi alle fondamenta dal Tribunale di Roma che ha fatto suo il teorema accusatorio della Procura condannando ad oltre 200 anni di carcere gli appartenenti alla famiglia Fasciani, con a capo il boss Carmine. Per la prima volta il tribunale capitolino emette una sentenza contestando l’associazione a delinquere con l’aggravante della mafiosità. In tutto la decima sezione penale ha emesso 14 condanne e riconoscendo cinque assoluzioni. La pena maggiore ha riguardato il “patriarca” Carmine a cui sono stati inflitti 28 anni di carcere. I magistrati hanno condannato anche la moglie e quattro figli del boss.

Per la donna del capo, Silvia Bartoli, decisa una condanna a 16 anni e 9 mesi. Pene pesanti anche per Sabrina Fasciani (25 anni e 10 mesi) e Alessandro (26 anni), entrambi figli del capoclan, così come per Azzurra che è stata condannata a 11 anni e Terenzio a 17 anni. Assolto, con la formula “per non avere commesso il fatto”, Nazareno, altro figlio del capofamiglia. Tra i gregari del gruppo inflitti 25 anni e tre mesi a Riccardo Sibio e 13 anni a Gilberto Colabella. Da segnalare anche le condanne a Mirko Mazzoni (12 anni), Eugenio Ferramo (10 anni), Luciano Bitti (13 anni e 3 mesi),Danilo Anselmi (7 anni), Emanuela Cocci (2 anni) ed Ennio Ciolli (3 anni) I giudici hanno, infine, assolto con la formula “perche il fatto non sussiste”, Vito Triassi e Vincenzo Triassi che secondo l’impianto accusatorio rappresentavano i referenti della mafia siciliana ad Ostia. Per entrambi il procuratore aggiunto Michele Prestipino e Ilaria Calò avevano sollecitato una condanna a 18 anni.. Nessuna condanna anche per Gilberto Inno e Fabio Guarino, entrambi ritenuti dalla Procura gregari del clan Fasciani. I giudici hanno disposto risarcimenti, da liquidare in separata sede, in favore anche della Regione Lazio, Roma Capitale, Associazione Libera, Lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”, Sos Impresa e Ambulatorio Antiusura e Volare Onlus. “Questa sentenza è importantissima e ribadisce il sistema criminale di Ostia; un sistema nato e cresciuto a Ostia e non importato da fuori. Dobbiamo affrontate questo grave problema pubblicamente. Peccato che le vittime di questo sistema criminale non si siano costituite parti civili. Dobbiamo intraprendere un percorso per formare una nuova generazione di cittadini” ha detto Gabriella Stramaccioni, rappresentate di Libera.