I lavoratori coinvolti prestavano la loro opera all’interno di negozi della catena “Acqua & Sapone”.
Una donna di Anzio, amministratrice della cooperativa “Cash e service”, è indagata in Sardegna per “somministrazione fraudolenta di lavoro”. Ne dà notizia questa mattina “il Messaggero”. L’indagine è della Procura della Repubblica di Sassari e riguarda le cooperative Cash service e Pulysarda, nonché la Cierre due srl. I presidenti sono accusati di aver “stipulato un contratto di appalto di servizi privo di requisiti di legge, senza organizzazione di messi, rischio d’impresa e direzione”. I lavoratori prestavano la loro opera – con stipendi più bassi e meno garanzie – all’interno di negozi della catena “Acqua & Sapone”. L’indagine è nata dagli accertamenti svolti dalla direzione territoriale del lavoro di Sassari che nel frattempo ha eseguito altre verifiche. Facendo emergere un vero e proprio sistema messo in piedi anche nelle sedi di Alghero e Nuoro della stessa catena. Sono state 941 le violazioni contestate. Per gli accertamenti legati ai negozi di Sassari la Procura ha chiuso l’inchiesta nelle scorse settimane.