Scongiurato affondamento di uno yacht al Marina di Nettuno

La Guardia Costiera inservizio al porto di Nettuno interviene per evitare l’affondamento dell’imbarcazione e la fuoriuscita di carburante

Ad intervenire nel porto turistico di Nettuno, il personale della sezione staccata di Nettuno dipendente dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio. Nel primo pomeriggio di ieri infatti, durante un consueto controllo in porto, veniva accertato l’affondamento agli ormeggi nel porto turistico di Marina di Nettuno di un natante di circa 8 metri di lunghezza. L’unità risultava semi-affiorante con la poppa adagiata sul fondale marino ed il rischio era quello che il carburante presente nei serbatoi potesse fuoriuscire. Subito allertata la direzione dell’approdo per l’intervento di recupero dell’unità, la quale veniva quindi riportata in galleggiamento da un sub e successivamente trasferita presso il cantiere all’interno del porto turistico ove veniva alata. Tempestivo anche l’intervento a tutela dell’ambiente marino, infatti, pochi minuti dopo l’affondamento dell’unità, fortunatamente rilevato quasi nell’immediatezza dell’evento, il natante veniva circoscritto con apposite panne galleggianti per circoscrivere lo specchio acqueo e contenere eventuali fuoriuscite di carburante nonché posizionate delle panne assorbenti per la rimozione dell’idrocarburo. Dai primi accertamenti, sembra che la causa del repentino affondamento sia da ricondursi ad una “presa a mare” lasciata aperta incautamente dal proprietario dell’unità. L’intervento comunque si concludeva nel giro di circa un’ora con il recupero dell’unità, senza danni a cose e persone e soprattutto senza alcuna conseguenza per l’ambiente marino.

Con l’occasione, si raccomanda a chi intendesse trascorrere qualche ora in mare senza inconvenienti di controllare sempre l’efficienza e le condizioni della propria unità, lo stato di carica delle batteria, la consistenza delle dotazioni di bordo – da integrare in relazione alla navigazione che si intende intraprendere – nonché di avere carburante sufficiente per coprire in sicurezza l’intera tratta di navigazione oltre a consultare preventivamente il bollettino del mare. Prima di lasciare l’unità agli ormeggi una volta rientrati in porto si raccomanda infine di verificare lo stato generale dell’unità per prevenire analoghi inconvenienti. Per ogni emergenza in mare, infine, si ricorda che è sempre attivo il numero blu 1530, il numero gratuito e sempre attivo che permette di mettersi in contatto con la Capitaneria di Porto più vicina alla località dalla quale si effettua la chiamata.