Tenta di bruciare viva la ex, 39enne di Anzio in manette

La scorsa notte ad Anzio, la chiamata al 113 della Questura di Roma per un incendio doloso. Madre e figlia di 7 anni costrette a trovare rifugio sotto il letto per ripararsi dal fumo intenso e dal fuoco che si stava propagando nella casa. Giunti sul posto gli agenti del Commissariato di Anzio Nettuno, diretti dal dottor Antongiulio Cassandra, hanno raggiunto immediatamente l’ingresso dell’abitazione interessata dal fuoco. Dall’interno dell’appartamento, rassicurata dalla presenza dei poliziotti, una donna con una bambina, ha aperto la porta di casa già invasa dal fumo. L’incendio è stato subito domato, nonostante la presenza di fumo intenso all’interno dell’appartamento. La donna ha quindi raccontato agli agenti che poco prima mentre si trovava in casa assieme alla figlia di 7 anni, aveva avvertito un forte odore di bruciato e notato subito un principio d’incendio alla tenda di una camera mentre dall’esterno provenivano le grida da parte dell’ex con frasi minacciose. Durante il suo racconto la donna ha inoltre riferito ai poliziotti che nei giorni scorsi, sempre il suo ex, a seguito delle continue liti, l’aveva minacciata, e poco prima dell’incendio, aveva rotto i vetri del suo appartamento. Mentre all’esterno personale dei Vigili del Fuoco provvedeva allo spegnimento dell’incendio di una moto anch’essa andata completamente distrutta, i poliziotti, avviavano le indagini. Alcune persone lì presenti hanno confermato agli investigatori la presenza fuori lo stabile di S.A., 39enne di Anzio ed ex della donna, ed uno di essi, in particolare, ha riferito di averlo notato sotto l’abitazione della donna subito dopo aver sentito l’infrangersi dei vetri mentre la minacciava di voler far saltare l’intero palazzo. L’uomo è stato anche visto mentre trascinava una motocicletta fin sotto le finestre della ex e successivamente un forte odore di bruciato. Gli agenti, hanno rinvenuto anche delle tracce ematiche per le quali è intervenuto personale della Polizia Scientifica. S.A., è stato trovato dai poliziotti nascosto tra i cespugli in prossimità della sua abitazione. A causa delle ferite lacero contuse alla mano destra, è stato prima accompagnato presso il pronto soccorso per essere curato per poi essere portato al commissariato e tratto in arresto per reati persecutori