Nettuno- Associazione a delinquere, truffe e reati fiscali: operazione Domus Aurea

Operazione della guardia di Finanza di Nettuno: sequestrata una lussuosa villa con piscina a un noto imprenditore locale
403I militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Nettuno hanno portato a termine una complessa attività investigativa, all’esito della quale è stata scoperta un’associazione per delinquere finalizzata a perpetrare ingenti truffe ai danni dei fornitori e reati fiscali per importi rilevanti, reinvestendo i proventi ottenuti nel settore turistico ed in quello delle costruzioni edili.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha permesso di ricostruire e documentare l’esistenza di un sodalizio criminoso formato da 13 soggetti, i quali hanno creato appositamente numerose società fittizie, intestandole a prestanome, che sono state interposte nei rapporti commerciali intrattenuti dalle società riconducibili al promotore dell’associazione per l’acquisto dei beni necessari allo svolgimento delle attività imprenditoriali. Il pagamento avveniva, però, attraverso l’emissione di assegni non solvibili o cambiali mai onorate e veniva fatta sparire la contabilità al fine di rendere impossibili i controlli.
Le truffe accertate sono servite al promotore dell’associazione per ammodernare un lussuoso lido balneare precedentemente distrutto da un incendio, nonché per la costruzione di n. 5 palazzine di alloggi residenziali nella città di Nettuno costituite complessivamente da oltre cento unità immobiliari.
Il valore delle sole truffe oggetto di querela da parte dei fornitori è quantificabile in oltre 530.000 euro, tuttavia mirati accertamenti hanno permesso di riscontrare che le società fittizie hanno creato debiti per diversi milioni di euro e alcune di queste sono state già dichiarate fallite dal Tribunale di Velletri.
Inoltre, attraverso un collaudato modus operandi, il sodalizio criminale ha usato le società fittizie per ottenere indebiti vantaggi fiscali e per evadere le imposte dovute. In particolare, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 2,4 milioni di euro sono stati creati rilevanti costi fittizi ed è stata evasa I.V.A. per oltre 500.000 euro.
Il sistema di frode utilizzato è quello tipico delle c.d. “frodi carosello”, ovvero l’emissione e l’utilizzo mirato di fatture per operazioni inesistenti al fine di abbattere i redditi dichiarati dalle società reali imputando altresì tasse, imposte e contributi su società che vengono rapidamente portate al fallimento e svuotate di qualsiasi cespite, al fine di rendere impossibile all’Erario il recupero di quanto dovuto.
Sulla base degli elementi investigativi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto, nei confronti del promotore dell’associazione a delinquere, la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo per equivalente di immobili, denaro, titoli di credito o altre forme di investimento fino alla concorrenza di € 588.137,22.
I militari della Compagnia di Nettuno hanno proceduto all’esecuzione della misura cautelare, al sequestro dei conti correnti riconducibili al soggetto, di una lussuosa villa con piscina di oltre 400 metri quadrati e di una autovettura sportiva.
I reati contestati ai 13 indagati, tra i quali un noto professionista locale, sono associazione a delinquere, truffa, ricettazione, bancarotta fraudolenta, nonché l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Infine, nel corso delle indagini è stato scoperto che la medesima organizzazione si è occupata di “piazzare” in Italia oltre 37.000 tonnellate di pellet da riscaldamento oggetto di una truffa perpetrata in Germania, truffando, inoltre, l’ignara ditta incaricata del trasporto.