La promessa di un lavoro in Italia, poi l’incubo. E’ stata sgominata dagli uomini del commissariato di Anzio e Nettuno un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione sul litorale. Tre cittadini di nazionalità rumena sono stati arrestati, due dei quali con a carico un mandato di cattura europeo per scontare una pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù. Gli agenti avevano notato da tempo un viavai sospetto di autovetture nella zona tra Tor San Lorenzo e Ardea, all’interno di alcune abitazioni dove sono risultate poi, a seguito di controlli, ospitate le ragazze costrette a prostituirsi. In uno degli appartamenti è stata sorpresa una donna rumena, poi identificata per C.G., 39 anni, e in seguito M.D.M, rumeno di 35 anni: i due gestivano una tratta di giovani ragazze rumene, fatte venire direttamente dal loro paese d’origine e mandate sulle strade del litorale. Arrestato per il reato di favoreggiamento anche un altro cittadino rumeno che aveva messo a disposizione la propria abitazione.