Finisce con spinte e minacce il censimento delle imbarcazioni presenti al Porto di Anzio
Secondo la denuncia presentata all’autorità giudiziaria e alle Capitanerie di porto dalla Capo D’anzio, il Direttore del Porto Emanuele Montani Fargna, e l’ormeggiatore Federico Di Vittorio, sarebbero stati spintonati e minacciati durante un sopralluogo, da parte di membri delle Cooperative Ormeggiatori S. Antonio e Piccola Pesca e cacciate dalla banchine della Darsena Pamphili.
La Denuncia presentata dalla Capo D’Anzio
Spett.le Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio SEDE, Spett.le Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri SEDE, Spett.le Regione Lazio Area Porti e Trasporto Marittimo SEDE, Spett.le Regione Lazio Area Difesa del Suolo e Bonifiche SEDE, Spett.le Capitaneria di Porto Direzione Marittima di Civitavecchia SEDE, Spett.le Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino SEDE, Spett.le Comando Compagnia Carabinieri Anzio SEDE, Spett.le Guardia di Finanza Compagnia di Nettuno SEDE, Spett.le Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale Anzio SEDE
Anzio, 9/11/2015 Prot. 7/P/2015
Oggetto: PORTO DI ANZIO – CAPO D’ANZIO S.P.A. C.D.M. 6586/2011 ORMEGGIO UNITA DA DIPORTO NON AUTORIZZATO – SCONTRI DURANTE IL SOPRALLUOGO TECNICO
Con la presente, la Scrivente, facendo seguito la precedente nota prot. n. 6/P/2015 trasmessa in data odierna con la presente comunica che, durante le operazioni di aggiornamento del censimento delle imbarcazioni presenti in porto (operazione rientrante tra quelle necessarie alla redazione della progettazione esecutiva di cui al cronoprogramma approvato dalla Regione Lazio ed allegata al verbale di consegna del 2/7/2014), il nostro personale nelle persone del Direttore del Porto, ing. Emanuele Montani Fargna, e dell’ormeggiatore sig. Federico Di Vittorio, sono state spintonate e minacciate da parte di membri delle Cooperative Ormeggiatori S. Antonio e Piccola Pesca con espressa diffida a lasciare i luoghi in quanto la presenza della Capo d’Anzio S.p.A. era da considerarsi non gradita e addirittura illegittima. Precisiamo che i fatti si sono svolti sulle banchine interne alla Darsena Pamphili del porto di Anzio, zone demaniali mai in precedente concessione alle suddette Cooperative. Di tale comportamenti possiamo rendere prova videoripresa e prova testimoniale. Pertanto, essendo i comportamenti oggi subiti dal ns. personale evento non sporadico, non riteniamo possibile continuare in tali operazioni riguardanti la verifica e l’inventario degli ormeggi non autorizzati nelle aree in concessione alla Capo d’Anzio S.p.A. Pertanto, con la presente chiediamo alle Vs. Ill.me Amministrazioni ed Autorità di voler ristabilire il necessario clima di legittimità e di bonifica di attività non autorizzate dagli Organi preposti.
Distinti saluti. Capo d’Anzio S.p.A. L’Amministratore Delegato Ing. Enrico Aliotti