La Corte dei Conti li ha condannati per l’aumento esponenziale delle spese dovute alle assunzioni
La Corte dei Conti ha condannato sei persone per le assunzioni effettuate nel 2011 nella Poseidon, la società di servizi del Comune di Nettuno. La sentenza, che dispone il pagamento di alcune somme a titolo di risarcimento del danno erariale, riguarda l’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta , l’ex Direttore generale del Comune e oggi dirigente ai Servizi sociali Gianluca Faraone, gli ex revisori dei Conti – Michele Scognamiglio, Barbara Scoppetta ed Ermanno Cicchetti – e l’ex amministratore delegato della Poseidon, Venanzio Cretarola. La condanna di primo grado quantifica il danno in poco meno di 330mila euro: i soldi che dovranno rientrare nelle casse dell’ente, però, saranno molti di meno. Infatti, Chiavetta e Faraone sono stati condannati a pagare – in via equitativa – 20mila euro ciascuno; Cretarola, invece, dovrà versare 13mila euro, mentre i tre revisori hanno ricevuto un addebito di 6.500 euro ciascuno. Secondo gli inquirenti, tra aprile 2008 e il primo semestre 2013 vi sarebbe stato un “aumento esponenziale” delle spese per il personale della srl, “al limite del clientelare”. Nella Poseidon, nata il 18 gennaio 2007 per svolgere una serie di servizi per il Comune e stabilizzare 24 lavoratori socialmente utili, furono assunti altri 38 dipendenti. Un’operazione diventata possibile affidando all’azienda comunale ulteriori servizi, compresi quelli dei tributi e della sosta a pagamento. Ora i sei potranno comunque opporre ricorso alla sentenza.