Condannati per traffico internazionale di stupefacenti: Massimiliano Ludovisi, i familiari e i complici
Condannato dal Tribunale di Velletri a 16 anni di reclusione Massimiliano Ludovisi, l’uomo di Nettuno accusato di traffico internazionale di droga. Insieme a lui sono stati condannati i suoi genitori, Genesio Ludovisi e la moglie Duilia a 6 anni e 8 mesi di reclusione. 12 anni invece la pena comminataal complice nei traffici Cesare Simeoni.
Il Pubblico Ministero della Procura di Roma Maria Cristina Palaia, nel corso della sua arringa finale, ricordando come la figura del Ludovisi sia conosciuta fin dal 1993, aveva chiesto 22 anni di reclusione ( Massimiliano Ludovisi fu arrestato su mandato di cattura europeo nel 2011). Nel corso di quell’operazione gli agenti della Squadra Mobile di Latina trovarono altre prove a suo carico che portarono alla scoperta di un carico di circa 640 chili di cocaina che dalla Colombia sarebbe arrivato in Italia, passando per la Spagna. Massimiliano Ludovisi, che risultava essere l’organizzatore dell’operazione, in quel periodo risiedeva in Spagna a Tenerife dove era imputato in un altro processo. All’arrivo della sentenza di condanna a 12 anni, Ludovisi fugge in Italia dove continua a organizzare altre spedizioni di droga. Ed è nella sua abitazione di Nettuno e che gli agenti della Squadra mobile di Latina lo trovano in pigiama sul terrazzo di casa mentre cercava di scappare all’arresto.
Dalla perquisizione dell’abitazione, che divideva con i genitori, gli agenti rinvennero, nascosti dietro ad un mobile e dentro il cesto della biancheria sporca, circa 50 mila euro in contanti. All’uomo vennero sequestrati: 13 autovetture di lusso; 4 appartamenti, tre società di cui una, la Bimax con sede a Nettuno è un ristorante in Spagna. Rinchiuso nel carcere di Velletri, Ludovisi non smette di organizzare i traffici di droga. Grazie alle intercettazioni ambientali, a colloquio con i parenti la polizia scopre che 80 chili di droga stavano per essere piazzati. La polizia torna così a perquisire all’appartamento di Nettuno con i cani antidroga. La cocaina era stata fatta sparire ma i cani fiutano i nascondigli utilizzati: un pozzetto in cemento in giardino non allacciato a nessuna conduttura e nel muro dell’abitazione una finta scatola di derivazione elettrica.
Altri personaggi ruotano intorno alla famiglia Ludovisi tra cui figurano: Massimiliano Pascucci arrestato insieme a Cesare Simeoni a Barcellona con 5 chili di droga nascosti nell’auto. Ed Enrico Paniccia di Aprilia, nullafacente con un reddito di 700 mila euro l’anno.